I ristoranti preferiti di Giuseppe Sala a Milano, sindaco “contemporaneo”

Giuseppe Sala ristoranti milano

I ristoranti preferiti di Giuseppe Sala a Milano. Il ristorante preferito del vecchio sindaco Giuliano Pisapia era il Casottel. Una trattoria molto popolare, alla buona, in un posto che pare campagna, con la bocciofila, dove si mangia il risotto con l’ossobuco e si parla milanese. Lo aveva scritto in un libro, non senza essere rimproverato dalla Isa, la titolare, con burbera milanesità (come avevamo scritto qui). E Giuseppe Sala?

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In un vecchio articolo di Conosco un Posto non si era sbilanciato. Aveva raccontato tutti i posti del cuore, e il suo piatto preferito (risotto allo zafferano), ma sui ristoranti era rimasto vago, evidentemente per non scontentare nessuno. Ma quando l’abbiamo incontrato a Monza, a margine di una conferenza stampa di sostegno a Marco Cappato, si è lasciato andare. E ci ha raccontato qualche cosa di più, con indicazioni che sono utili anche per capire l’evoluzione della sinistra milanese e di Milano stessa.

ratanà milano risotto

La prima risposta è la stessa: “Non ho un locale preferito, amo molto girare, provare ristoranti nuovi, anche per tastare il polso alla città. E’ un buon modo per parlare e capire come la pensano i cittadini”.

Ma, poi, qualche nome esce fuori: “Ci sono posti dove ho anche degli amici, che frequento volentieri. Prima di tutto il Ratanà di Cesare Battisti. Poi c’è il J’s Hiro, in via Vittadini. Mi piace molto, è un piccolo ristorante giapponese. E anche il greco, il Vasiliki Kouzina“.

Vasiliki Kouzina milano

J’s Hiro è un locale familiare, con sushi man anche ricette nippo/milanese, all’insegna della contaminazione. Vasiliki invece è un fenomenale ristorante greco (ne abbiamo parlato), che negli anni – grazie alla colta e brava titolare – ha saputo costruirsi una frequentazione alta e una buona fama.

ratanà milano cotoletta 2

I ristoranti preferiti di Giuseppe Sala a Milano sono dunque scelte indicative, che stanno perfettamente in linea con il suo sentirsi, e continuamente dichiararsi, un sindaco della “contemporaneità”.

A pensarci bene, il Ratanà è un ristorante milanese ma il suo titolare e chef, Cesare Battisti, è il campione della “Cucina milanese contemporanea“, come ha intitolato anche un suo libro. Le altre due scelte sono internazionali – un giapponese e un greco – e danno conto della modernità di una città che, come poche, mangia straniero e lo ha fatto diventare parte integrante della sua tradizione.

Sala arriva da un momento in cui sta ripensando il suo concetto di Milano e ha spiegato che si è stancato “dell’idea di una città aperta 24 ore su 24“. Per questo vorrebbe ripensare i tempi della città.

Pensiero che non è lontano dal recepire le proteste dei residenti per alcune zone che di notte sono diventate particolarmente rumorose. Tra queste, via Melzo: Sala abita proprio da quelle parti e la notte fa cattivi pensieri su dehors e schiamazzi notturni.

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