Caprera Roma, bistrot del quartiere Trieste. Una nuova insegna si è da poco illuminata in quella Piazza Caprera che con i suoi villini in stile Liberty si è aggiudicata nell’ultimo secolo il titolo di piazza più bella di tutto il quartiere Trieste. Caprera Roma è il bistrot aperto ad aprile 2019, che sta muovendo i suoi primi passi (ma cammina già benissimo). Ancora da definire la data dell’inaugurazione ufficiale che avverrà con un evento a porte aperte, eppure i clienti fanno già la fila.
Ad attirare l’attenzione è l’inaspettato stile del locale, tipico del bistrot francese che ancora oggi popola gli arrondissement parigini. A tenere alta l’attenzione una volta entrati è sicuramente il bancone del bar centrale fatto di legno e specchi fumé anch’essi rigorosamente appartenenti al secolo scorso. L’intenzione dei creatori, con precedenti esperienze nella ristorazione, è quella di dare vita a un luogo che abbia il sapore del ritrovo. Un posto libero dagli schemi degli orari e dei pasti tradizionali, che si adegui all’evoluzione sociale delle esigenze dei clienti (Caprera Roma è aperto 7 giorni su 7 dalle 7 della mattina fino alle 2 della notte). E a vederlo, sembra che il concetto sia stato sviluppato perfettamente.
Sono 80 i coperti che si dividono tra uno spazio interno e una veranda esterna, collegati da grandi porte finestre dove la luce invade l’arredo reso accogliente dal legno predominante dei tavoli e del parquet. Ogni elemento è scelto seguendo un processo del recupero. I pavimenti un tempo erano chiglie di navi antiche.
La particolare attenzione al design e la cura per i particolari si ritrova inaspettatamente anche nelle toilette dove il ferro dirige l’orchestra con lavabi che resuscitano dopo una vita trascorsa nelle fabbriche tedesche della Mercedes, una volta contenitori di alluminio fuso destinato alla componentistica delle auto.
Gli orari non stop tipici del bistrot si fondono con la tradizione dell’osteria romana: il risultato è un luogo dove alle quattro del pomeriggio è possibile sedersi anche in solitudine con un giornale e un bicchiere di vino e ordinare un piatto di fettuccine al burro alici e maggiorana (dove il burro è fatto in casa). Nei piatti si assapora un forte legame con la cultura culinaria romanesca.
Da Caprera Roma il menu rompe gli schemi e offre piatti in via di estinzione come le uova in trippa alla romana (13 euro). E se si parla di bistrot si parla anche di colazione e quindi di pasticceria. I dolci sono tutti fatti in casa, ci sono i classici disponibili tutti i giorni, come gli insoliti che vanno e vengono. Tra i continuativi c’è il Tiramigiù, scomposto, servito come un éclaire ma a base di biscotto sardo (6). E se la vostra passione sono gli aperitivi o i drink, Caprera Roma esaudirà i vostri desideri.
Caprera Roma, Piazza Caprera 5 Roma Tel.06/85353807 Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 2 – Pagina Facebook