Bag in box e vino sfuso a Roma, damigiane e vini quotidiani di qualità. Il vino sfuso in Italia ha una cattiva reputazione. Eppure molti produttori artigiani ne producono di ottimo. Semplice e gustoso ma soprattutto leggero e per questo adatto a un uso quotidiano. “Il vino non è una bevanda, è un alimento liquido: serve fare questo salto culturale”: il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista, ex presidente Onav ora a capo del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute esprimeva così il valore alimentare del vino in un’intervista a WineNews.
In damigiana o in bag in box. Se la prima ci suona più familiare, la seconda utilizzata inizialmente per il mercato nordeuropeo è, da qualche anno, ampiamente diffusa in Italia. Si tratta di una scatola (box) solitamente di cartone, da 3 o 5 litri, che contiene una sacca (bag) realizzata in materiale plastico (polietilene per prodotti alimentari per l’interno) con termosaldato un rubinetto per l’erogazione. Dimenticate la pubblicità del Ronco: si tratta di vini che hanno pari dignità a quella dei loro fratelli in bottiglia. Le uve con cui sono realizzati provengono spesso da una prima raccolta effettuata negli stessi vigneti. Semplicemente la loro vita è più breve e il valore edonistico è quello che vi aspettate da un novello.
Dacci oggi il nostro vino quotidiano. Con la crisi si è visto un aumento del consumo di “vini quotidiani“. Slow Food ne aveva azzardato una definizione anni fa, a cui era seguita una guida “Guida al vino quotidiano“(2014). Si trattava di una definizione che metteva in risalto la modalità d’uso e il rapporto qualità/prezzo: “Questi ultimi sono normalmente i vini che hanno un costo allo scaffale non superiore ai 10 euro, e che, in virtù del loro costo e delle loro caratteristiche organolettiche (immediatezza, freschezza, bevibilità) si prestano a un consumo frequente e a un buon abbinamento con la nostra cucina. L’aggettivo più spesso usato è “vino quotidiano”, proprio a volerne indicare la modalità d’uso, oltre che il rapporto qualità/prezzo“.
Un concetto non molto distante dal francofono “vin de soif” o vino da sete, espressione che ha messo radici nel nostro paese da più di un decennio e che va a braccetto con quella di vino naturale, sempre che ce ne sia solo una. A proposito vi invito a leggere questo contributo di Giovanni Bietti sull’Espresso: “l’Italia è piena di bottiglie a prezzo contenuto; eppure molte di queste non si vendono lo stesso. E sai perché? Perché ormai anche i vini di base sono difficili da bere, sono ipertecnologici, frutto di uve che hanno subìto decine di trattamenti e di pratiche di cantina tutte volte a “correggere”, ad aggiustare, a confezionare. Non c’è naturalezza in questi vini, e nella maggior parte dei casi due persone non riescono a finire una bottiglia a tavola. Eppure l’unico modo di risvegliare il mondo del vino è quello di far riprendere il consumo, la gente deve ricominciare a bere quotidianamente, e deve farlo in modo sano”.
Mentre Slow Food poneva l’accento sul prezzo e sulla frequenza del consumo, Bietti evidenzia bene il dilemma alimentare o della digeribilità , aggiungendo il fatto che si tratta di un problema a monte, relativo cioè alle pratiche attraverso le quali il vino diviene ciò che è. Bietti scrive nel 2008, anno di una delle peggiori crisi economiche di sempre. Fino ad oggi.
A seguire una lista di enoteche di Roma che vendono vino sfuso (Bag in box o damigiana)
Les Vignerons – Enoteca Naturale, via Goffredo Mameli 61/62 (Trastevere). Tel. 06 6477 1439
Vigneto, piazza dei Condottieri 26/27 (Pigneto). Tel. 06 2171 0136
Solovino Enoteca Naturale, via Rialto 25 (Cipro). Tel. 347 990 0589
Caffè Sospeso Enoteca, via Gentile da Mogliano 172 (Pigneto). Tel. 328 562 9789
Enoteca Peccati, via delle Albizzie 12 (Centocelle). Tel. 06 6477 1389
L’Angolo Divino, via dei Balestrari 12/14 (Campo de Fiori). Tel. 06 686 4413
Enoteca SO2, via Ettore Giovenale 62/A (Pigneto).Tel. 346 749 8568
Enoteche che offrono selezioni dei migliori vini quotidiani:
Enoteca Verso, via Taranto 38 (San Giovanni). Tel. 06 7045 4326
Enoteca Mosto’, viale Pinturicchio 32 (Flaminio). Tel. 392 257 9616