Magistra vitae

Flavio, io voglio lottare, non voglio fare il soldato contadino! È umiliante! Mi sono allenato 7 anni con Patrizio il Gladiatore, 4 anni con Scipione l'Africano e ho fatto pure uno stage con Peter Brook! Perchè mi hanno dato quest'incarico? Sto tutto il giorno a curare le vigne che abbiamo fatto qui. Sono passati 10 anni e tutto quello che ho fatto è fare il vino che bevete voi. Non sono affatto contento di come sto servendo la mia Roma, farò un reclamo formale al management.
Ma su Claudio, non te la prendere, tu non sai che quello che fai è molto più importante di quello che credi; sono tanti anni che siamo qui e stiamo ormai concludendo questa campagna. Le battaglie e le vittorie sono dovute sicuramente al valore dei soldati romani, ma anche a tutti voi che fate in modo di darci la forza e il nutrimento per combattere!
Allora, prima cosa di tutto io non mi chiamo Claudio, mi chiamo Tiberio, te l'avrò detto mille volte, ma tanto voi c'avete sta cosa che chiamate tutti Claudio, come se io te chiamo Nino, mo' da domani chiamo tutti Nino, vojo proprio vedè. Comunque se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i, non mi piace manco il fatto che io mi ammazzo di lavoro e impazzisco per fare un buon vino e voi ci mettete l'acqua! Ma non si può sentire, l'acqua nel vino, come dire lo stagno nell'oro!
Claudio, ehm…Tiberio, io sono un legionario con 40 anni di carriera sulle spalle e ti posso dire che ha ucciso più gente l'acqua sporca che le guerre di tutto il mondo. Noi abbiamo scoperto che il vino ha delle proprietà misteriose per cui in esso non crescono mai malattie, conserviamo la roba da mangiare nell'aceto e così via. I nostri scientificorum hanno scoperto che il vino uccide le malattie dell'acqua e quindi mio caro Aurelio….Claudio….ehm vabbè, come te chiami te, noi non mettiamo l'acqua nel vino, ma il vino nell'acqua, in maniera tale che l'acqua si purifichi e noi possiamo andare avanti a vincere anziché morire tutti per una falda acquifera infetta.

Non ci avevo mai pensato, non credevo che il mio lavoro fosse così importante, è per questo che in tutte le campagne che noi Romani abbiamo fatto sono stati impiantati degli enormi vigneti, ecco perchè noi Romani siamo così legati al vino. Ma chissà perchè il vino uccide le malattie?
Passarono sette lune e sette soli e Tiberio non potè dormire la notte, il mistero del vino lo assaliva e fu arso dal dubbio, i quesiti gli annebbiavano la mente, egli non riusciva più a trovar un senso di pace. Al calar della settima luna, stanco d'esser schiavo del suo pensiero, Tiberio andò a trovare il Gran Sacerdote nel Tempio di Sassalippa. Chiese al Gran Sacerdote di farlo camminare nel mondo dei sogni, dove le risposte hanno dimora e dove il tempo non è che un unico presente. Tiberio di addormentò e camminò lungo i sogni della scienza, vide una stanza piena di tubi di vetro e strana gente vestita di bianco che vi guardava attraverso, andò a parlare con una di queste persone dalla barba bianca e i capelli a raggera. Egli spiegò a Tiberio i microbi, il concetto di pH, l'acidità e i tannini. Tiberio capì che con un pH molto basso, come quello del vino e con i tannini, quasi nessun microrganismo riesce a sopravvivere. Poi chiese a quell'uomo vestito di bianco del perché anche se versasse un po' di vino nell'acqua, questa assumesse le proprietà depurative del vino. L'uomo spiegò a Tiberio che l'acqua assume il pH della sostanza con cui viene mischiata, anche se in piccole quantità, e quindi acquista le stesse proprietà depurative del vino. Tiberio ringraziò l'uomo dal vestito bianco e l'uomo dal vestito bianco ringraziò Tiberio, ma gli disse che non voleva farsi la foto con il legionario, perché quelle sono cose per turisti.