Il brasato di Satollo fugge a Lanzarote

Avete in programma una gita a Lanzarote, sulle orme di Houellebech? Ottimo, abbiamo un indirizzo sicuro per voi: Satollo. Già sentito? Purtroppo sì, nel senso che è ormai ufficiale, tristemente ufficiale: la coppia più dolce e brasata (nel senso del brasato) della gastronomia romana fa fagotto e se ne va. Altri cervelli in fuga. 

Dopo tre anni di onorato servizio, la cucina piemontese di via Rubattino chiude i battenti, dal 27 febbraio. Destinazione, l’isola più nord-orientale dell’arcipelago spagnolo delle Canarie, dove Davide e Chiara hanno intenzione di aprire una nuova attività, a partire da giugno: “Perché andiamo a Lanzarote? Perché amiamo quell’isola, ci andiamo da anni in vacanza e allora abbiamo detto: perché no?”. Notizia triste per la ristorazione testaccina: spariscono brasato, agnolotti e carne cruda, da mesi in cima alla top 20 di Puntarella rossa. Delusi da Roma? “No, quella romana è stata una bella esperienza – spiega Davide. – Un po’ di ostacoli burocratici ci sono stati, ma sono stati tre anni di soddisfazioni”. Quella romana, è stata la prima esperienza come ristoratore per il proprietario: già nella Capitale per lavoro nella grande distribuzione, Davide, nel 2008, decise di esportare all’ombra del Cupolone i piatti di Torino e dintorni. 

“C’era curiosità per le proposte piemontesi – prosegue – soprattutto per i piatti di carne, che facevamo arrivare tutti i giorni dal Piemonte. Molto richiesto il brasato e anche la carne cruda: all’inizio c’era un po’ di diffidenza verso questo piatto ma poi è stata una delle pietanze più richieste”. 

Che farete ora a Lanzarote? Gli agnolotti al plin? 

 

“Prenderemo un locale, con tanto di tre o quattro appartamenti. La nostra idea è quella di proseguire con la nostra cucina, un mix di tradizione piemontese e creatività, ma senza per forza esportare la cucina italiana in Spagna. Ci adegueremo anche ai prodotti locali”. 
Buena suerte.