In via Fiamma un piccola insegna rainbow al neon riporta il nome della nuova pizzeria: Crocca. Il nome per un secondo ci aveva ingannati, ricordandoci erroneamente delle pizze che per decenni si sono presentate come sottilissime schiacciatine pronte a frantumarsi in mille pezzi al primo morso (Pizza Ok, can you hear me?). Invece l’ultimo indirizzo nato dal dream team che ha creato Pizzium, Marghe, Gelsomina e Giolina propone sì una pizza che si ispira a quella italiana, generosa e croccantina, degli anni 70 e 80 , con i suoi sapori semplici e decisi, ma che qui rimane piacevole, semplice da mordere, sempre fragrante.
Crocca Milano, la pizzeria
Anche l’atmosfera qui ha quel tocco retrò, con le tonalità tenui delle pareti e le sedie viennesi. L’approccio disinvolto del personale – con qualcuno che deve ancora prendere il ritmo di un locale già richiestissimo soprattutto nel weekend – e l’ampio target d’età della clientela rendono Crocca un indirizzo moderno, dove andare sul sicuro per una cena rilassata tra amici. I posti sono in totale 130 (100 nelle ampie sale interne, 30 esterni).
Crocca Milano, il menu
40 le pizze, con le intramontabili Quattro Formaggi (11 euro), Capricciosa (12 euro), Prosciutto & Funghi (13 euro), Tonno & Cipolla (12 euro), Quattro Stagioni (10 euro), che tornano così sulla scena ma finalmente con una buona materia prima. Una tradizione nostrana che si palesa anche nelle pizze meno scontate: Ragù (11 euro), Polpette e Taleggio (14 euro), Carbonara (12 euro), Porchetta e Patate (12 euro), Scarola e Alici (13 euro). Notevole, nella sua essenzialità anche estetica, la pizza ‘Nduja (11 euro); equilibrata ed irresistibile la Capocollo e Stracciatella (14 euro), con il latticino che addolcisce al punto giusto la forza del salume. Abbiamo apprezzato anche la pizza Amatriciana (12 euro), con un topping gradevolmente cremoso in cui ahimè il guanciale croccante va un po’ a perdersi. Gustosa la pizza veg Zucchine & Grana (10 euro). Il segreto? Le zucchine fritte.
Tra i dolci non è scontata la coppa di gelato (5 euro), palesemente artigianale. Il menu prevede anche una serie di bruschette (da 3 a 6 euro) e alcuni piatti easy – dal tris di funghi spadellati (6 euro) alle trofie al pesto con patate e fagiolini (8 euro) – che abbiamo però rimandato ad una seconda, meritatissima, visita.