
Dove mangiare a Santa Margherita ligure e Rapallo, i migliori ristoranti. I milanesi affettuosamente la chiamano Santa ed è nella trinità delle mete preferite e abbreviate, insieme a Madonna (di Campiglio) e Courma (yeur). Bisogna dire subito che se hai un villino sul promontorio è molto più facile. Altrimenti tocca arrangiarti e spendere un bel po’ di danee. Per dire, allo stabilimento la Conchiglia l’altro giorno ci hanno chiesto 70 euro per un ombrellone e un lettino. Li abbiamo salutati non troppo amichevolmente e siamo andati oltre. Anche nei ristoranti i prezzi lievitano facilmente (vedi Zi Ninella). Se ti siedi e bevi acqua minerale hai già speso sei euro (3 di coperto fisso e 3 euro di bottiglia). I primi non scendono quasi mai sotto i 18 euro. La qualità costa, ma non sempre c’è qualità. Proviamo allora a fare una rassegna di alcuni posti da provare e alcune certezze della zona.
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Dove mangiare a Santa Margherita ligure e Rapallo
Aperitivo a Santa Margherita
Il miglior aperitivo lo vince di gran lunga Sabot, nella piazza dell’anfiteatro Umberto Bindi. Posto davvero da premiare, per accoglienza, cocktail e prezzi.
La carta dei vini al bicchiere è difficilmente eguagliabile, con diverse scelte naturali.
Insieme al vino o al cocktail, ti portano un piatto pieno di cose da mangiare per aperitivo (senza alcun sovrapprezzo): crostini con pesto, salame, focaccia, olive, pizzette, formaggio, pinzimonio. Ci puoi cenare serenamente. Prenotare è meglio, perché non si trova facilmente posto nei weekend. Atmosfera divertente (tranne che per il virologo Matteo Bassetti, che si è rimediato un cocktail tirato addosso da un esagitato no vax).
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Cena a Santa Margherita Ligure
Se si vuole spendere un bel 80-100 euro, ma mangiare bene e guardare estasiati il mare, si può andare all’elegante Vistamare del Grand Hotel Miramare. Tra le ultime novità c’è la Langosteria, noto ristorante cool (e buono) di Milano e Parigi, che qui è ospitato nella baia di Paraggi e ha comprato i bagni Fiore. Anche qui parte un “centello”. L’altra certezza per il pesce è l’Altro Eden, che è anche nella guida Michelin. Sul molo, con vista porto, è un ristorante di pesce classico, che costa dai 60 ai 90 euro. Più informale l’Insolita Zuppa, che offre piatti come linguine ai gamberi e crema di zucchine al lime (16 euro), ravioli di coniglio al timo (16), l’insolito gazpacho con focaccia e aceto di pomodoro (11), polpo croccante e crema di patate (24 euro). C’è anche un minuscolo giardino, da prenotare.
Per chi vuole risparmiare e godersi comunque un bel fritto di pesce, si segnala una barchetta ormeggiata al porto, che sforna cartocci low cost. Lo inaugurato Simone Costantini della Cooperativa pescatori del Grifone ed è il primo ittiturismo galleggiante. Si chiama il Pescetariano e offre fritto misto a 10 euro, fritto di totani e gamberi a 13 e bicchiere di vino ligure a 2 euro. Tra gli altri locali accettabili, segnaliamo Beppe Achilli, con i tavoli sul molo (un po’ rumorosa la strada che corre vicino) e la trattoria Da Pino, che è in una strada interna senza affaccio al mare, ma fa cucina buona a prezzi onesti.
Cena a Rapallo
Non siamo proprio in centro a Rapallo, anzi siamo in aperta campagna, da U Giancu, in un posto incredibile e imperdibile.
Fausto ci accoglie in tenuta colorata tipo pigiama da pagliaccio e ci spiega: “Stasera vado a letto e mi metto jeans e camicia. A me piace fare all’incontrario”. Tutto è divertente e caratteristico in questo locale slow food, che offre una cucina semplice ma con un’ottima qualità delle materie prime.
Incredibile l’insalata che ha un numero infinito di ingredienti (ottima e amarissima, ci avremmo messo delle arance per renderla meno aggressive, ma rispettiamo il rigore). Si chiama “Erbe e fiori del Prebuggiun in insalata“: contiene quel che ha trovato Fausto nei campi tra queste piante: tarassaco, radicchio, rucola, silene, pratoline, crespigno, lumachine, pimpinella, calendule, fiore di borragine, melissa, campanule, borsa del pastore, erba stella, bietola, salvia ananas, red chard, rose, trifogli, nasturzi, finocchietto, taggiainette, piantaggine, bocche di leone, menta, malva. E’ in carta ininterrottamente dal 1998 e costa 13 euro.
Tra gli altri piatti, minestrone genovese (10 euro), fettuccine al pesto con patate e fagiolini (13), la pollastrella ruspante in casseruola (15), verdure ripiene alla ligure (14), porcini freschi impanati e fritti (16).
Dentro il locale un gran numero di disegni, illustrazioni e fumetti, fuori un campo giochi per bambini, che qui sono particolarmente graditi.
Per chi vuole restare in città, invece, segnaliamo Armida 1905, davvero originale e buono, con primi tra i 15 e i 18 euro (seppia, nerano, norma), e una buona selezione di risotti, al limone, al pesto, al muscolo di vitello.
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