Lo’Steria a Ponte Milvio, dimenticare la movida e godersi una splendida amatriciana a otto euro

lo'steria a ponte milio

Lo'Steria a Ponte Milvio, Roma Una trattoria moderna e sobria, sorprendente per qualità e prezzi modici. A prima vista, il menu potrebbe deludere: a parte gli antipasti più originali, il resto prevede la solita litania di primi e secondi della tradizione, senza troppa fantasia. Ma le apparenze ingannano eccome se ingannano. Perché poi, all’assaggio, sono tra i piatti tradizionali più buoni assaggiati a Roma. Con uno straordinario rapporto qualità/prezzo. E con un ulteriore bonus: pur essendo nel pieno della movida di Ponte Milvio, con il consueto corredo di ragazzini e ragazzine di Roma Nord (Lavi, Flami, Ludo…), tuffate in una corrida di apericene e testosterone, Lo’Steria è un’isola di tranquillità e di normalità (sdoganiamo il termine in via eccezionale).

Alla qualità pensa il bravo chef Luca Ogliotti, che seleziona materie prime del territorio, come i guanciali di Bassiano, i pecorini della Tuscia, le uova biologiche e i carciofi di Ladispoli. Il motto sul sito dice molto: “Non ricerchiamo l’apparenza ma bensì il contenuto: da noi si viene soprattutto per mangiare e bere bene”.

Tanta sobrietà si riscontra anche nell’architettura e nel design del locale: una sala interna ampia e semplice, con tavolini di ferro e tovaglia di cartoncino, una colonna nera centrale con la ricetta dell’amatriciana, qualche foto antica in bianco e nero alle pareti, uno scaffale con poche bottiglie.

 Fuori c’è un bel dehor, tranquillo e appartato, nella stradina che parte dalla pizza di Ponte Milvio.

Tra gli antipasti troviamo il “saccoccio di fritti” (supplì, verdure in pastella, baccalà in pastella, polpette di lesso), il salame di falisco e caciotta civitonica, il pane di lariano, burro e alici, la bruschetta al guanciale cotto di cori. Non ci si confonde troppo con i prezzi: costano tutti 6 euroCosì come costano tutti 8 euro i primi piatti: noi abbiamo assaggiato i bombolotti (mezze maniche) all’amatriciana, con il guanciale croccante come dovrebbe sempre essere, e i cremosissimi spaghettoni alici, fiori di zucca e pecorino (foto sopra).

Ottime anche le polpette al vino bianco, in un trito di carote e sedano: costano 12 euro, come la coda alla vaccinara, i saltimbocca, broccoletti e salsiccia e gli altri secondi. Si chiude con i dolci: anche qui, poca fantasia (tiramisù, crostata di ricotta e cioccolato, salame di cioccolato, ma tanta qualità.

Piatto consigliato: amatriciana

Consigliato se vi piace: Armando al Pantheon

Bonus: passa anche l’esame del vino della casa, un buon rosso a 5 euro per mezzo litro

Malus: la sobrietà, che in sé è un merito, potrebbe essere compensata da un maggior calore

I voti di Puntarella

Cucina: 7+

Ambiente: 6/7

Servizio: 6,5

Via Prati della Farnesina 61  Roma. Tel 39 06 33218749 Sito 

Orari: dalle 12:30 alle 14:30, cena dalle 19:30 alle 23:30. Chiuso il lunedì (domenica nel periodo estivo).