Porto Fluviale, pizza a 4,5 euro

"Porto Fluviale non è un locale gourmet, ma un locale casereccio. Non aspettatevi controfiletti e tagliate, vogliamo tenere i prezzi bassi. Una Margherita costerà 4 euro e mezzo, il buffet per pranzo 9 euro e mezzo"

Finalmente ci siamo. Questa sera, tra frizzi e lazzi, apre il Porto Fluviale: 900 metri quadrati di pizzeria, trattoria, cocktail bar, caffetteria, asporto. Giusto all'estremità opposta della via che – sull'altro lato dell'Ostiense – vede sorgere Eataly, tempio della cucina e del cibo etico e pulito (almeno, questa è l'intenzione). Si cucina qualcosa di affine anche dentro al recinto dei Magazzini generali, così che il quartiere si candida a diventare la nuova mecca gourmet della capitale. Questa sera si parte alle 22 e il menu prevede dj set di Flavia Lazzarini e Lady Coco. Da mercoledì 12 dicembre, invece, Il Porto Fluviale sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle 10.30 alle 2 (venerdì e sabato, fino alle 4).

Un locale così immenso può mettere addosso un po' di vertigine. Soprattutto se lo visiti quando ancora è un capannone, antico magazzino abbandonato per anni. Ma Dany Di Giuseppe e Gino Cuminale, già proprietari del ristorante La Pariolina, non si sono fatti sopraffare dall'horror vacui. Anzi, si sono messi all'opera per organizzarlo in zone e funzioni. Nell'impresa si è imbarcato anche Dario Laurenzi, che con la sua agenzia ha curato molti locali di successo. Avvezzo a visite di avanscoperta, per esempio in Spagna, per esempio in posti come il Mercado de San Miguel di Madrid (antico mercato rionale, oggi arrichito da angoli di ristorazione di classe, ma veloce). "Sognavo un posto completamente trasversale – spiega – A cui puoi chiedere tutto o quasi. A seconda dell'ora, dell'umore e dei soldi che hai in quel momento, scegli che punto del locale fa per te". Il risultato è un locale vasto, ma non dispersivo, fatto a matrioska, con tanti  locali più piccoli nella pancia, ognuno intimo e domestico.

Si parte dal take away. Fra poco sarà attiva anche la App Porto Fluviale che permetterà di fare l'ordinazione direttamente dal cellulare ed arrivare a ritirare senza preoccuparsi della fila. "Il cliente sceglie dallo schermo dello smart phone, a noi arriva una mail e parte subito la comanda", alza le spalle Laurenzi, come se si trattasse della cosa più naturale e semplice del mondo. La stessa App permetterà anche di comprare dei regali, tipo una bottiglia di champagne per un'occasione speciale o una cena a un amico. Tenete sott'occhio ITunes, quindi.

Al Porto Fluviale si può mangiare anche senza metterci piede, sul ciglio della porta. Sfruttando la rientranza delle vetrine rispetto alla strada, verranno apparecchiati dei tavolini mignon già dai mesi invernali.

Altra possibilità per un pasto veloce è quella di sedersi al bancone.

Qui si possono assaggiare taglieri di affettati e formaggi, piatti preparati in cucina e serviti in piccole porzioni – in modalità tapas – oppure fritti e Kebab di maremmana preparati davanti ai vostri occhi, sul bancone di marmo.

Se avete tempo, allora potete sedervi in uno dei tavolini della zona trattoria. Anche lì stesse consumazioni, oppure tradizionali primi e secondi (che si possono ordinare a diverse quantità: tapa, mezza porzione, porzione intera). La mente di tutta questa varietà è l'executive chef Claudio Schiano, "che sta con me da 20 anni", commenta soddisfatto Laurenzi. Come a dire: "Squadra che vince non si cambia". La fase operativa, dietro ai fornelli, è coordinata invece dal capo cuoco – ex Pastificio San Lorenzo – Flavio Penta. Ma ci tengono a precisare: "Questo non è un locale gourmet. È un locale casereccio". Come una nonna premurosa ma pratica, si fa attenzione agli ingredienti, tutti di qualità e artigianali. Ma non troverete nel menu papiri sulla provenienza del pomodoro o della carne del ragu. "La storia di ognuno di noi basta come garanzia. Non serviamo trattati di gastronomia o di origine controllata – precisa Laurenzi – Serviamo cose buone. Vogliamo divertirci e far stare bene i clienti, non metter loro l'ansia da prestazione, se non sanno dove si pescano le migliori alici d'Italia". Poi, ovviamente, nel retro del menu, a mo' di ringraziamenti, c'è l'elenco dei produttori.

Se l'orario non è da pranzo né da cena, ma da colazione, il lungo banco di marmo specchiato resta la vostra Terra Promessa. E Francesco D'Ascenzo, il vostro Mosè. Il Porto Fluviale apre tutti i giorni alle 10.30!

Stessa spiaggia, stesso mare, per l'aperitivo. I cocktail sono preparati e serviti dalle sapienti mani di Pino Mondello: ex barman di Gusto poi passato a Settembrini, ora torna un po' a casa. 

Lasciata la zona poli-funzione (l'ala che lungo via del Porto Fluviale si protende fino ad affacciarsi su via delle Conce), ci si può rifugiare nel Salotto: una grande sala circondata da porte a vetri, allestita dallo sponsor Kitchen Aid come un'ampia cucina di casa. Lo spazio si può riservare per serate fra amici e sarà anche destinato ad eventi, tipo lezioni di cucina o presentazioni. Intanto, a pranzo verrà servito un buffet.

"Ma non si tratta di un buffet freddo e inerte, mollato in mezzo al tavolo, con la processione di affamati che sgomitano –  spiega Chiara Vigliotti, responsabile comunicazione del Porto Fluviale, una dei 65 che formano lo staff – Il cuoco spignatta davanti ai clienti e loro mettono sul vassoio delle ciotole di cibo appena cucinato, più una bevanda". Costo: 9 euro e mezzo.

Anche la pizzeria, sistemata nell'ala opposta, pratica il buon vecchio prezzo politico. Margherita, marinara e focaccia – che si possono ordinare alla partenopea o alla romana, visto che i due forni ardono a temperature diverse – costeranno 4 euro e mezzo. Dietro alle bocche dei forni, ci sono la griglia a legna e la friggitoria. "Non aspettatevi di venire a mangiare controfiletti o tagliate – specifica il Genius loci Laurenzi – Venti filetti equivalgono a un animale intero! Noi vogliamo essere etici e mantenere bassi i prezzi, che in questo momento…". La soluzione? Nobilitare, con una bella brace scoppiettante, i tagli più semplici e comuni: pollo, faraona, galletti, quaglia e involtini.

Dall'archivio di Puntarella Rossa

21 novembre 2012 Ostiense, dopo Eataly Porto Fluviale

6 dicembre 2012 Tutte le foto di Porto Fluviale

Via del Porto Fluviale, 22  Roma 06-5743199

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6 Commenti

  1. Senza nulla togliere a tutti i nominati nell'articolo, dispiace che non venga citato il bravissimo architetto Roberto Liorni che ha progettato e realizzato Porto Fluviale creando ancora una volta un locale incredibilmente bello e accogliente  in tutti i suoi particolari, dalla struttura, ai colori, agli arredi.

  2. Sono stata a Porto Fluviale domenica scorsa, curiosa di vedere e assaggiare…
    avevo prenotato per le 13,30, per me, mio marito e i nostri bambini di 3 e 5 anni. Il tavolo era disponibile solo alle 13,55,  abbiamo ordinato 2 bistecche con contorno, e 1 spiedino con patatine per i bambini.
    Siamo stati serviti alle 15,00, solo dopo che mi sono lamentata per l'attesa, nel frattempo non ci hanno servito neanche le patatine, ho dovuto chiedere io un cestino di pane…altrimenti, niente.
    ritengo che il locale sia molto bello, e la carne era ottima, ma è davvero molto disorganizzato, tra l'altro non ho trovato traccia sul menu della possibilità di ordinare a diverse quantità: tapa, mezza porzione, porzione intera,nè la cameriera ce lo ha detto.
    Ci hanno proposto di offrirci il dolce, ma continuare a tenere seduti due bambini mi sembrava una cattiveria; conto 60 € per 3 secondi 1 acqua e un quartino di vino.
    il posto è molto carino, ma non credo ci tornerò….

  3. Locale rumorosissimo. Per cortesia, non chiamate tapas i "cicchetti" serviti al Porto Fluviale, gli spagnoli potrebbero morire dal ridere. Il servizio non é assolutamente adeguato né in rapporto alla clientela, né per quanto concerne il servire al tavolo vero e proprio.
    Tornando ai "cicchetti", rappresentano senza dubbio un ottimo escamotage per realizzare sostanziosi guadagni servendo praticamente il nulla.
    Considerato, infine, che:
    – uno di noi a fine cena si é sentito male;
    – il nostro conto comprendeva, a sorpresa, tre/quattro aperitivi da noi mai ordinati né consumati;
    – il locale é rumorosissimo;
    – la qualità del cibo é appena sufficiente;
    direi che l'espressione "delusione totale" forse rende bene l'idea.
    La ristorazione non si improvvisa.

  4. Concordo con quanto detto da Gianluca.
    Sono stata la scorsa settimana per un aperitivo.
    Ci hanno sistemato su un tavolo con piano traballante e quindi bisognava stare attenti a  muoversi.
    Abbiamo ordinato un tagliere di salumi e formaggi a 12 euro, ci hanno servito 4-5 sfoglie di formaggio di qualitá pessima, mortadella, prosciutto e pancetta arrotolata, con un pane che era probabilmente di due giorni prima, duro come un sasso.
    Hanno dei vini molto buoni, una cantina ben fornita a prezzi ragionevoli.
    Poi abbiamo preso i famosi cicchetti, un cucchiaio di lasagna a 4.50, ero imabarazzata io per il cameriere quando ce l'ha servita.
    Tra l'altro sei costretto a  ordinare sempre due pezzi.
    Il locale é bellissimo, ma la parte aperitivo la sconsiglierei.

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